Volley

Modena si prepara a un altro ’anno zero’. C’è poco da salvare, la speranza è Davyskiba

24 Aprile 2024

Cosa resterà di questa stagione disastrata, tutta trascorsa sotto traccia, senza acuti e con un ambiente che man mano si è intirizzito, rabbuiato, allontanato, per tornare a trasmettere un po’ di calore soltanto nel momento del commiato al capitano, mercoledì scorso? Difficile da dire oggi, perché oltre allo staff tecnico e ad alcuni giocatori, la sensazione è che Modena si ritrovi davanti all’ennesima ricostruzione quasi da zero. Fu così nella stagione 2020/2021, quella del post Covid, fu così nel 2021/2022 quando Catia Pedrini azzardò per tornare a vincere senza riuscirci, fu così nel 2022/2023 col cambio di proprietà e un ridimensionamento che portò alla Coppa Cev, è stato così nel 2023/2024 (via allenatore, opposto, schiacciatore di riferimento e libero), sarà così il prossimo anno, quando la diagonale principale sarà nuova, quando bisognerà trovare un nuovo capitano, quando Gutierrez insidierà Rinaldi per un posto da titolare e al centro tornerà Anzani.

Promossi. Da salvare, in una stagione così, c’è davvero poco. L’unico elemento di speranza per il futuro è Vlad Davyskiba, che dopo i tentennamenti iniziali e un normale periodo di ambientamento, è riuscito, unico tra tutti, a garantire un minimo di costanza al suo rendimento nonostante un continuo sballottamento tra posto quattro e posto due. Pur tra gli strattoni, il bielorusso è sempre rimasto in piedi. Accanto a lui è cresciuto rispetto allo scorso anno Riccardo Gollini, piccolo patrimonio da conservare.

Bocciati. Sicuramente non all’altezza delle aspettative Sapozhkov e Brehme, due acquisti che col senno di poi non hanno assolutamente reso quanto ci si attendeva. Accanto a loro però anche tre nomi che il prossimo anno ci saranno e avranno bisogno di trovare una via di riscatto: Rinaldi ha patito tantissimo la panchina iniziale a favore di Juantorena e non si è mai realmente ripreso sui suoi livelli, crollando nel finale. Sanguinetti non ha ripetuto le prestazioni scintillanti dello scorso anno, Federici è stato martoriato dagli infortuni al ginocchio ma non ha dato quella sicurezza che gli si chiedeva alla seconda linea.

Rimandati. Lo staff tecnico, pur nel solco della continuità dietro l’head coach, non può essere valutato del tutto, Giuliani ha allenato solo metà stagione. La sensazione ai bordi del campo è che il cambio non abbia sortito grandi effetti sulla squadra, che è sì riuscita a evitare il tracollo entrando nei playoff, ma ha poi giocato più o meno sempre allo stesso livello, sempre con le stesse incertezze, sempre dando la stessa sensazione di incertezza e incompiutezza. Per i freddi numeri, in regular season Petrella ha totalizzato 8 vittorie e 8 sconfitte più la sconfitta ai quarti di Coppa Italia, Giuliani, arrivato alla sesta di ritorno, 3 vittorie e 3 sconfitte. Nella post season Modena ha perso 7 partite (3 con Trento ai quarti, 3 nel gironcino quinto posto, una semifinale quinto posto), vincendone 2. Fanno 8 vittorie e 9 sconfitte con Petrella, 5 vittorie e 10 sconfitte con Giuliani, che poco contano, l’andamento è rimasto più o meno lo stesso. Dal prossimo anno il tecnico potrà allenare dall’inizio e dare una sua impronta a una squadra sulla cui costruzione ha avuto un ruolo solo nel finale: sarà quello il suo vero banco di prova.

Nazionale. Di ieri le convocazioni azzurre per la Vnl. Ci sono Giovanni Sanguinetti, Tommaso Rinaldi e Lorenzo Sala.

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