Ciclismo

Giro di Romandia 2024, il ritorno di Ciccone: “Mi sento rinato”

19 Aprile 2024

Roma, 19 aprile 2024 – La seconda rinuncia consecutiva al Giro d’Italia pesa come un macigno per Giulio Ciccone, un anno fa fermato dal Covid e oggi dai postumi dell’operazione di rimozione di una cisti perineale. Il corridore della Lidl-Trek, tuttavia, ha già dimostrato di saper reinventare con ottimo profitto la sua stagione ed è così che andrà anche stavolta: niente Corsa Rosa, ma nel mirino ci finiscono Tour de France 2024 e Vuelta 2024, entrambi preceduti da diverse corse propedeutiche. La prima sarà l’imminente Giro di Romandia 2024, in programma dal 23 al 28 aprile.

I dettagli

Nonostante lo smacco di dover saltare ancora la corsa di casa, tra l’altro proprio nell’anno del dichiarato assalto alla classifica generale, Ciccone non solo non si abbatte ma addirittura rilancia in vista del prossimo futuro. “Mi sento rinato e non vedo l’ora di correre. Le settimane trascorse senza bici sono state molto difficili: ho cercato di impegnare il tempo per non pensare, ma non sempre ci sono riuscito. La situazione è migliorata quando ho ripreso a pedalare: la sensazione è stata fantastica nonostante la fatica degli allenamenti sempre più intensi. Mi si è riaccesa la miccia e ho sentito di nuovo il fuoco dentro di me”. Insomma, il modo migliore per lasciarsi definitivamente alle spalle un inverno complicato. “Ora posso finalmente pensare di nuovo a gareggiare, fissando nuovi obiettivi. Ho perso mesi importanti, ma c’è ancora tempo per godermi un 2024 ricco di successi. Il desiderio di correre è sempre stato forte – continua l’abruzzese ai canali della Lidl-Trek – ma ho ascoltato con fiducia la squadra e il mio allenatore. Ora davanti a me ho il Giro di Romandia: se ci saranno momenti difficili dovrò accettarli con pazienza perché sono ancora in fase di crescita”.

La grande paura di Skjelmose

Parole importanti da parte di un corridore che non ha mai fatto della pazienza la sua dote migliore. Il sangue freddo, nel vero senso della parola, non manca a Mattias Skjelmose, a sua volta alla Lidl-Trek ma in questi giorni impegnato nella campagna delle Ardenne. L’esperienza alla Freccia-Vallone 2024, a causa di un principio di ipotermia immortalato da immagini forti che hanno fatto il giro del mondo, non è andata bene, ma il danese rilancia in vista della Liegi-Bastogne-Liegi 2024, dove saranno al via anche Egan Bernal e Simon Yates. “L’UAE Team Emirates ha alzato il ritmo e io ho provato a seguirli. In cima al primo passaggio sul Mur de Huy ho indossato la giacca antipioggia, ma ormai avevo già troppo freddo e non mi sono più riscaldato. Non mi sono accorto di essere in ipotermia nonostante tremassi e solo al secondo passaggio sul muro ho deciso di ritirarmi perché avevo capito di aver perso il controllo del mio corpo: è stato uno dei momenti più brutti della mia vita anche perché non avevo mai avuto una sintomatologia del genere. Anzi, c’è di più: ho sempre amato il freddo”. Forse da mercoledì un po’ meno.

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